Cosa è il Dolore
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Il dolore è un’esperienza emozionale e sensoriale spiacevole associata a un danno tissutale in atto, potenziale o percepito come tale (IASP, 1994 International Association for the Study of Pain). Il dolore è un’esperienza multidimensionale, sempre soggettiva, influenzata da educazione, attenzione, ansia, depressione, cultura ed esperienza. Si deve sempre credere al paziente quando riferisce di accusare dolore. Il dolore incide sia sullo stato fisiologico che psicologico dell’individuo e spesso anche sull’ambiente familiare.
Come si Percepisce il Dolore
Il dolore nasce dall’attivazione di specifici recettori presenti sulla cute e in tutti gli organi. I recettori trasformano lo stimolo meccanico, chimico e termico in stimolo elettrico (trasduzione).
Uno stimolo, meccanico, termico o chimico, può generare dolore solo se è di elevata intensità e superiore al valore di intensità (dei recettori) definito come “soglia”. In questo caso, i recettori sono stimolati e trasformano lo stimolo ricevuto in segnale elettrico. Quando i recettori hanno una soglia ridotta, lo stimolo necessario ad attivarli è minore del normale. Quando il recettore ha una soglia di 0, è sempre attivato e il dolore è spontaneo e continuo anche senza stimoli. Ad esempio, nel mal di denti, l’infiammazione riduce la soglia dei recettori del dente ed anche il semplice contatto della lingua o il contatto con il dente opposto durante la masticazione provoca dolore. Quando l’infiammazione aumenta, il dolore diventa spontaneo anche a bocca aperta.
Conduzione e Modulazione del Dolore
Lo stimolo elettrico viene condotto dai nervi periferici sensitivi (fibre C amieliniche a conduzione lenta che trasportano un dolore sordo, mal localizzato e le fibre Adelta a conduzione veloce che trasportano il dolore acuto, ben definito) fino all’interno del midollo spinale (conduzione). A livello del midollo spinale (corna posteriori), lo stimolo elettrico viene regolato da altri segnali elettrici provenienti dai centri superiori e da altri distretti della cute (modulazione). Dal midollo spinale, lo stimolo elettrico nato nei recettori viene trasportato nell’encefalo fino alla corteccia cerebrale (Talamo, Sistema limbico, Corteccia somato-sensoriale) (trasmissione) dove viene decodificato e identificato come dolore (percezione).
Una volta riconosciuto il dolore, il cervello elabora una risposta a questo dolore, influenzata e regolata dalle esperienze precedenti, dalla cultura e dalla spiritualità.
Differenza tra Dolore Acuto e Dolore Cronico
Il dolore acuto serve ad allertare il corpo sulla presenza di stimoli pericolosi o potenzialmente tali, presenti nell’ambiente o nell’organismo. Segnala un problema che può essere poco o molto pericoloso per il corpo e quindi per la vita. Tale dolore è utile perché segnala la presenza di un problema, di una malattia. Il dolore acuto è quindi un sintomo. Ogni volta che si percepisce un dolore, è importante cercarne la causa (es. postoperatorio, infarto, colica, travaglio di parto, trauma osteo-muscolare, manovre diagnostiche o terapeutiche).
Oltre al dolore infiammatorio tipico del dolore nocicettivo somatico o viscerale, esiste un altro tipo di dolore, detto meccanico strutturale (MS), dovuto a uno stimolo di alta intensità (es. dolore dell’anca o ginocchio, frattura vertebrale) che stimola un nocicettore a soglia normale. Ad esempio, nel caso di artrosi del ginocchio, il dolore compare con il carico e scompare con il riposo e il movimento passivo, senza carico. In questo caso, non c’è infiammazione e non c’è dolore continuo. Quando il dolore è continuo, oltre al dolore MS, si aggiunge anche un dolore infiammatorio.
Vi è un altro tipo di dolore, chiamato meccanico strutturale (MS), che è causato da uno stimolo di alta intensità (ad esempio, dolore all’anca o al ginocchio, frattura vertebrale) che stimola un nocicettore a soglia normale. Per esempio, nell’artrosi del ginocchio, il dolore si manifesta con il carico e scompare con il riposo e il movimento passivo, senza carico. In tale situazione, non c’è infiammazione né dolore continuo. Quando il dolore persiste, oltre al dolore MS, si aggiunge anche un dolore infiammatorio. Spesso le persone che soffrono di dolore presentano sia sintomi di ansia che di depressione.
Dolore Episodico Intenso (DPI)
Il Dolore Episodico Intenso (DPI) o Breakthrough Pain (BTP) è un dolore che si riacutizza in maniera improvvisa, molto severa e temporanea. Il paziente ha un dolore cronico di base (oncologico o non oncologico) controllato dalla terapia. Questo improvviso aumento del dolore, che dura da pochi minuti a circa 90 minuti, insorge spontaneamente o a seguito di movimenti volontari o involontari.
Dolore Neuropatico
Il dolore neuropatico (DN) insorge come diretta conseguenza di una lesione o di una patologia che interessa il sistema di riconoscimento del dolore: dai recettori periferici, ai nervi sensitivi, al midollo spinale e all’encefalo (es. sindrome del tunnel carpale, fuoco di Sant’Antonio – Herpes Zoster). Il DN presenta un’elevata prevalenza e può ridurre significativamente la qualità della vita. Rispetto ad altre forme di dolore cronico, il dolore neuropatico determina una peggiore qualità della vita correlata allo stato di salute. Il DN provoca sofferenza e disabilità in molti pazienti e rappresenta un importante problema di salute. Il DN è un dolore spontaneo, bruciante, intermittente, lancinante, a fitte, parossistico, come una scossa elettrica, con disestesie (es. bruciore) o parestesie (es. formicolio, prurito, intorpidimento).
Dolore Nocicettivo
Il dolore nocicettivo somatico proviene dalla cute e dalle mucose (superficiale) o dai muscoli, tendini, legamenti, articolazioni (profondo) del nostro organismo quando sono attivati i recettori del dolore. È un dolore acuto, continuo, pulsante, gravativo, oppressivo, ben localizzato e accentuato dal movimento.
Il Dolore Nocicettivo Viscerale
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Quando sono attivati i recettori dei visceri, il dolore è correlato a distensione o a irritazione infiammatoria dei visceri come rene, pleura, colecisti, ecc. È un dolore mal localizzato, crampiforme, urente, profondo, riferito, associato spesso a nausea e sudorazione, non evocato dal movimento. Spesso è riferito a zone della cute anche lontane dalla sede del viscere.
Il Dolore Nocicettivo Meccanico-Strutturale
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Oltre al dolore infiammatorio tipico del dolore nocicettivo somatico o viscerale, esiste un altro tipo di dolore, detto meccanico strutturale (MS), dovuto a uno stimolo di alta intensità (es. dolore dell’anca o ginocchio, frattura vertebrale) che stimola un nocicettore a soglia normale. Ad esempio, nel caso di artrosi del ginocchio, il dolore compare con il carico e scompare con il riposo e il movimento passivo, senza carico. In questo caso, non c’è infiammazione e non c’è dolore continuo. Quando il dolore è continuo, oltre al dolore MS, si aggiunge anche un dolore infiammatorio.
Il Dolore Totale
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Il dolore totale (DT) è una caratteristica fondamentale del dolore cronico non solo oncologico ma anche del dolore benigno (es. dolore postamputazione di un arto, dolore di cicatrice chirurgica, dolore da lesione di nervi periferici, lombalgia cronica). Dolore cronico = dolore malattia. Nel DT è presente sia il dolore nocicettivo somatico e/o viscerale che il dolore neuropatico e spesso anche il dolore episodico intenso. Sono presenti inoltre tutte le conseguenze psicologiche, sociali e spirituali determinate sia dal dolore cronico che dalla malattia tumorale spesso associata.
Come si Classifica il Dolore
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Ci sono fondamentalmente 4 modalità per classificare il dolore: in base alla sede anatomica, alla caratteristica temporale, al meccanismo fisiopatologico e infine alla causa del dolore.
La Legge 38/2010
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La Legge 38/2010 “Cure palliative e Terapia del dolore” è stata approvata all’unanimità dal Parlamento italiano nel marzo 2010. Regola la terapia del dolore in Italia e deve garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (LEA).
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